Continuano a spuntare indiscrezioni sul tentativo del governo di attirare un nuovo costruttore automobilistico in Italia, ma quella che stiamo per darvi, più che una indiscrezione, parrebbe notizia oramai certa. Ed è una notizia esplosiva: la Tesla di Elon Musk dovrebbe costruire in Italia una fabbrica per veicoli commerciali, camion e furgoni rigorosamente elettrici. Le “interlocuzioni”, di cui parla Il Sole 24 Ore e vanno avanti da mesi, tra il governo Meloni e il vulcanico imprenditore visionario, e hanno un convitato di pietra: Stellantis, ma ci torneremo. Come si ricorderà, Musk è stato ricevuto a Palazzo Chigi dalla premier l’estate scorsa ed è anche stato ospite ad Atreju. (Continua a leggere dopo la foto)
Il piano
Ora, per uno come Elon Musk le cose non possono che essere fatte in grande, sicché la “Gigafactory” in Italia sarebbe la più ampia al mondo, con una capacità iniziale di 45 GWh che potrà raggiungere i 70 GWh, su una superficie di 300mila metri quadrati. Il quotidiano di Confindustria ravvede, dietro la notizia (fatta abilmente filtrare?), una doppia lettura: la prima è “l’ambizione reale di strappare un grande investimento in Italia”; la seconda è “scuotere il dialogo con Stellantis, prospettando al gruppo guidato da Carlos Tavares e John Elkann “una scomoda concorrenza interna”. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy avrebbe, quindi, individuato il possibile nuovo costruttore dell’automotive che stava cercando in questa fase. Come è noto, il governo sta negoziando con Stellantis l’innalzamento della produzione in Italia a un milione di vetture, ma con difficoltà notevoli. Per lo stesso ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, “la monoproduzione italiana resta un’anomalia in negativo”. (Continua a leggere dopo la foto)
Staremo a vedere
Questo, al momento, è tutto quel che sappiamo. Va da sé che monitoreremo la situazione e daremo conto tanto degli ultimi sviluppi quanto delle polemiche che, ne siamo certi, non mancheranno. Tanti posti di lavoro, eventualmente, ma di certo le opposizioni non faranno balzi di gioia per l’affinità reciproca tra la premier e Musk, sin dalla già richiamata kermesse estiva di Fratelli d’Italia, e non hanno ancora digerito talune sue dichiarazioni sull’immigrazione e la denatalità esternate proprio dal palco di Atreju.
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