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Social vietati! Dagli USA la prima legge che potrebbe cambiare tutto. Tremano i giganti del web

I social network, oltre ad aver avverato la celebre profezia di Umberto Eco – secondo cui avrebbero dato voce a “legioni di imbecilli” – sono tutt’alto che innocui come si potrebbe pensare, e naturalmente i rischi crescono all’abbassarsi dell’età: rischi molteplici, dalla vera e propria dipendenza da social al bullismo, dai modelli effimeri che vengono veicolati (degradando l’autostima di chi non rientri in determinati canoni, che in realtà sono distorsioni) sino all’orrida piaga della pedopornografia e della pedofilia, uno schifo aberrante che viaggia anche attraverso smartphone e Pc. Questa era solo una premessa per inquadrare la House Bill 3 , la legge che vieta l’accesso ai social ai minori di 14 anni e che sarà in vigore dal primo gennaio 2025 nello stato della Florida, fortemente voluta dal governatore italoamericano Ron DeSantis. Dunque, i bambini di età inferiore ai 14 anni non potranno creare profili sui social, e chi ne possiede già uno, dovrà cancellarlo. Per coloro che hanno tra i 14 e i 16 anni, servirà invece il consenso dei genitori per sbarcare online: se le piattaforme non otterranno il consenso parentale dovranno cancellare anche quei profili. (Continua a leggere dopo la foto)

Cosa prevede la legge

Il “ban” comprenderà Facebook, Instagram, TikTok, X (già Twitter), Snapchat e altre piattaforme, diffuse essenzialmente negli Stati Uniti, quali Bluesky e Mastodon. Sono escluse dal divieto le app di posta elettronica o messaggistica, come ad esempio WhatsApp, i portali per l’e-commerce, l’intrattenimento o i videogames. Inoltre, la nuova norma sancisce una verifica di età per l’accesso ai siti pornografici. “I social media danneggiano i bambini in vari modi. Il nuovo disegno di legge dà ai genitori una maggiore capacità di proteggere i propri figli”, ha dichiarato il Governatore, a lungo in predicato di prender parte alla primarie del Partito repubblicano per le prossime elezioni USA. L’obbligo di rimuovere gli account sarà ovviamente a carico della piattaforma, e non farlo comporterà sanzioni fino a 50mila euro per ogni singolo caso. La legge riguarda principalmente le piattaforme che prevedono il monitoraggio dell’attività degli utenti a fini pubblicitari o che influenzano l’algoritmo dei contenuti visibili su queste stesse, spiega il sito di Sky Tg24. La norma punta ad arginare gli effetti nocivi causati dall’utilizzo dei social, come sottolineato dal presidente della Camera dello stato della Florida, Paul Renner: “Internet è diventato un vicolo buio per i nostri figli, dove i predatori li prendono di mira e i social media pericolosi portano a tassi più elevati di depressione, autolesionismo e persino suicidio”. (Continua a leggere dopo la foto)

Le immancabili polemiche

Nonostante sia una legge volta a tutelare i bambini, sovente a contatto con contenuti decisamente inappropriati, non mancano le polemiche: NetChoice, un gruppo di lobby sostenuto da numerose aziende tecnologiche, tra cui Meta, ha espresso preoccupazioni riguardo alla necessità di verificare l’identità degli utenti online per poter applicare la legge, sottolineando come essa imponga nei fatti una “ID per Internet a qualsiasi abitante della Florida indipendentemente dalla sua età“. Nello Stato dell’Arkansas, ad esempio, una legge analoga è stata bloccata da un giudice federale, lo scorso agosto.

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