Le farmacie si trasformeranno in veri ambulatori di prossimità, e accanto alla tradizionale croce verde presto comparirà una scritta: “Farmacia dei servizi”. Oltre ai tamponi diagnostici salivari e orofaringei, presto potranno essere inoculati tutti i vaccini ai pazienti dai 12 anni in su. Una tendenza peraltro già avviatasi in maniera naturale al tempo dei tamponi e dei vaccini anti Covid. Tutto ciò è quel che emerge dal Disegno di legge “Semplificazioni”, in discussione domani 26 marzo al Consiglio dei ministri, che dovrebbe dare il via alla svolta: in farmacia si potranno, dunque, sottoporre i bambini a test pediatrici, si potranno ricevere servizi di telemedicina – come un elettrocardiogramma o un holter pressorio e cardiaco –, e sarà anche possibile la consegna di dispositivi medici per il trattamento dei pazienti in assistenza domiciliare, e diverse altre novità su cui torneremo. Si tratta, nelle intenzioni del governo Meloni, di novità introdotte per offrire maggiori opportunità ai cittadini e per decongestionare gli studi dei medici di famiglia, che anno dopo anno si ritrovano a gestire volumi sempre più ampi di pazienti. (Continua a leggere dopo la foto)
I nuovi servizi
Verrà inoltre ampliato il numero delle analisi che potranno essere effettuate tramite i prelievi di sangue: glicemia, colesterolo, trigliceridi, e altri valori. E ancora: sarà possibile scegliere il medico di famiglia e il pediatra di libera scelta tra quelli convenzionati con il Servizio sanitario nazionale. I farmacisti consegneranno inoltre i dispositivi sanitari per i pazienti che necessitano di assistenza domiciliare. La bozza del Ddl prevede anche che “i soggetti titolari di farmacia possono utilizzare locali separati da quelli ove è ubicata la farmacia”. Ma in questi locali sarà vietato il ritiro delle prescrizioni mediche e qualsiasi dispensazione o vendita di farmaci o di altri prodotti. Qua sorge un problema: le aree, i locali o le strutture esterne alla farmacia devono essere compresi nella circoscrizione farmaceutica prevista nella pianta organica di pertinenza della farmacia stessa. Saranno le Asl competenti ad autorizzare questi locali, che dovranno avere requisiti di idoneità e una serie di altre caratteristiche, come una distanza non superiore ai duecento metri dalla farmacia. Infine, come si legge su La Stampa, la farmacie dei servizi si trasformeranno anche in Cup per prenotare visite ed esami, pur se questa opzione è già realtà per il 77% delle farmacie come alcuni servizi di telemedicina, che a loro volta sono il 65%. (Continua a leggere dopo la foto)
Il monitoraggio di Federfarma
Al momento, secondo un recente monitoraggio di Federfarma, alcuni di questi servizi sono già disponibili in talune farmacie: quelli maggiormente garantiti sono il monitoraggio dei parametri (come la misurazione della pressione presente nel 98% delle farmacie), i test analisi di prima istanza quali l’esame della glicemia (81%), del colesterolo (78%), dei trigliceridi (73%). Si conclude, infatti, un percorso già intrapreso dal lontano 2009, allorché tre decreti ministeriali definirono le prestazioni effettuabili in farmacia: dalle analisi di taluni valori e delle urine alla misurazione della pressione alla capacità spirometrica, fino all’elettrocardiogramma in telecardiologia.
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