E’ curioso che a lanciare questo allarme sia Elon Musk, il patron di Tesla, azienda che produce auto elettriche. Ma se lo dice lui, la faccenda diventa preoccupante. Il miliardario infatti ha rilanciato un allarme che era stato segnalato da uno scienziato argentino, il fisico Juan Carlos Bolcich. Che non a caso si sta occupando di studiare e perfezionare le auto a idrogeno. “Il prossimo, grande problema del mondo”, ha spiegato Musk, “sarà la mancanza di energia elettrica”. Era stato Bolcich il primo a segnalare che, anche a causa della propulsione dei veicoli a elettricità, l’eccesso di domanda porterà la società intera sull’orlo di un collasso. “La presenza di auto elettriche sul totale delle vetture”, aveva spiegato il fisico, “non potrà superare una percentuale del 50%”. Altrimenti non ci sarà abbastanza energia elettrica per far funzionare non solo le auto, ma anche tutti gli altri strumenti che adoperano lo stesso tipo di alimentazione. (continua dopo la foto)
L’allarme era stato lanciato dallo scienziato argentino nel 2023. Ma ora è stato ripreso dal patron di Tesla. L’elettricità a disposizione non sarebbe infatti sufficiente a garantire la copertura della domanda di energia. Saranno dunque i proprietari di auto elettriche i primi a subire questa situazione. Un bello smacco per chi, in Europa, ha previsto la fine della produzione di veicoli tradizionali. Un esempio di quanto sia serio, e anche imminente, il problema viene dall’Olanda. Lì il numero di mezzi “plug in” circolanti è molto alto. E le reti elettriche sono già in crisi. Non si tratta quindi dell’assenza di colonnine di ricarica, come pensa qualcuno. Sono proprio le città olandesi a non avere una quantità di energia sufficiente a garantire una copertura totale. (continua dopo la foto)
Così Musk, durante la conferenza Bosch Connected World 2024, ha lanciato l’allarme: “Prima c’era una carenza di chip per reti neurali”, ha spiegato il miliardario. “Poi, il problema della disponibilità ha riguardato i trasformatori di tensione. Questo susseguirsi di eventi mi porta a pensare che il prossimo problema sarà la mancanza di elettricità”. Anche il New York Times, in un recente articolo, ha confermato il problema. La cosiddetta Green Economy e le stringenti pretese dei suoi alfieri, dunque, stanno già mostrando la corda. Basti pensare che in Georgia, per fare un esempio, la domanda di elettricità è di 17 volte superiore ad appena 10 anni fa. (continua dopo la foto)
“La crescita simultanea della mobilità elettrica e dell’intelligenza artificiale”, ha spiegato il proprietario di Tesla, “sta creando una domanda eccessiva per la produzione di energia elettrica”. E l’uso delle AI anche nelle auto elettriche peggiora ulteriormente il problema. Oltre a caricare di un peso insopportabile le reti esistenti negli Stati Uniti e, in generale, in tutto il mondo occidentale. L’unico rimedio sembra quello di costruire altre centrali elettriche. Che però non potranno essere alimentate in modo “ecologico”, perché non produrrebbero la quantità di energia necessaria. Quindi si dovrebbe tornare a parlare di energia nucleare. Quella del Green, insomma, è una coperta corta. Un’utopia, almeno nei modi in cui alcuni vorrebbero svilupparla, che non ha possibilità di realizzarsi. Pena lasciare il Pianeta al buio e la gente a piedi.