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Von der Leyen “Guerra Mondiale possibile”. E chiede di produrre armi. Le allarmanti dichiarazioni della Presidente Ue

Non si è ancora spenta l’eco delle parole di Macron sull’invio di truppe Nato in Ucraina, che ora ci si mette anche Ursula Von der Leyen. Con una dichiarazione in plenaria al Parlamento Europeo a Strasburgo che, per chi segue da vicino l’evolversi degli eventi, suona particolarmente grave. Perché è vero che la Presidente Ue ha detto che il conflitto “potrebbe non essere imminente”. Però ha aggiunto che “non è impossibile”, specificando che “l’Europa non può permettere che la Russia vinca questa guerra”. Facciamo un passo indietro. Le autorità sovietiche, nei giorni scorsi, hanno chiarito che nel caso che in Ucraina Mosca non dovesse ottenere ciò che vuole, “la Terza Guerra Mondiale sarebbe inevitabile”. Se mettiamo insieme i pezzi del puzzle, risulta più chiaro come le parole di Von der Leyen aprano a scenari spaventosi. (continua dopo la foto)

“I rischi di conflitto non dovrebbero essere esagerati”, ha poi detto Ursula. “Ma dovrebbero essere preparati: urge ricostruire, rifornire e modernizzare le forze armate degli Stati membri”. Un linguaggio quasi militare che è poi proseguito nel resto dell’intervento. “Così facendo l’Europa dovrebbe sforzarsi di sviluppare e produrre la prossima generazione di capacità operative vincenti”. Che tradotto significa: bisogna rafforzare gli eserciti e cominciare a produrre armi. “Dobbiamo garantire che l’Europa disponga della quantità sufficiente di materiale e della superiorità tecnologica di cui potremmo aver bisogno in futuro. Ciò significa potenziare la nostra capacità industriale della difesa nei prossimi cinque anni”. (continua dopo la foto)

Sentir parlare con continuità di Terza Guerra Mondiale, invio di truppe e produzione di armi dà i brividi. Perché l’escalation, perlomeno verbale, avviata da Macron e ora proseguita dalla Von der Leyen, si aggiunge alle gravi dichiarazioni del Presidente americano Biden dei giorni scorsi. E non è certamente usuale che si paventi in modo così sfacciato la possibilità di un futuro scontro globale. Oltre a questo, i cinque anni di cui parla la Presidente dell’Unione Europea sembrano un tempo troppo lungo per allestire una difesa militare congiunta in tempi sufficienti. Forse sarebbe il momento di smorzare i toni, perché sarà anche un tipico modo di fare da “Guerra Fredda”. Ma o i vertici europei e americani hanno informazioni che non conosciamo, oppure sembra che stiano facendo di tutto per irritare Mosca. E l’ombra della Cina come alleato militare dei Russi si fa sempre più incombente.

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