Anche se il progresso tecnologico ha consentito il proliferare di “cybertruffe” sempre più ingegnose e sofisticate, i metodi tradizionali non passano mai di moda, per così dire, e continuano a fare affidamento sulle emozioni e le sensibilità altrui. Nel caso di cui parleremo sono l’eccessiva buona fede e una ingenua fiducia nel prossimo (di questi tempi….) a far da leva ai truffatori dell’anello. Sì, perché non si tratta di un raggiro inedito: la “truffa dell’anello” torna ciclicamente a imperversare per le strade. È precisamente per strada che si consuma il tutto, secondo uno schema consolidato. A Piacenza sono state denunciate quattro persone di nazionalità rumena da poco in Italia, tutti componenti della stessa famiglia che viaggiavano su una Mercedes verde scuro, individuati grazie alla segnalazione e alla descrizione del malcapitato che era stato raggirato. Ecco il modus operandi: i truffatori parcheggiano il proprio veicolo a bordo strada, fingendo di essere rimasti senza benzina e aspettano pazientemente che qualcuno si fermi per chiedere se occorra loro aiuto. (Continua a leggere dopo la foto)
Lo schema della truffa
Il malcapitato di turno, in genere, si offre di prestare qualche euro per riempire il serbatoio, e qui scatta la fase centrale del piano: i malintenzionati chiedono di avere più denaro, in cambio del pegno di un anello apparentemente d’oro, ma in realtà del valore di pochi centesimi. Questo trucco è stato adottato anche sabato mattina ai danni di un piacentino in via Ponte Paladini. L’uomo, come si legge nella ricostruzione de il Giornale, si è fermato per prestare aiuto ad una famiglia di cittadini rumeni, che si erano fermati a bordo strada, e dopo avergli dato 10 euro per la benzina, si convinceva a dargliene altri 110 in cambio di un anello d’oro, poi risultato falso. Magari pensava realmente di aver fatto un “affare”, ma l’uomo dopo alcune ore ha realizzato che si trattasse di un monile di scarsissimo valore, sicché non ha potuto fare altro che denunciare l’accaduto alle Forze dell’ordine. Come difendersi da questa truffa? La risposta potrà apparire sgradevole, ma è solo una: non fidatevi. (Continua a leggere dopo la foto)
Come è andata a finire
A carico dei quattro truffatori, nelle cui tasche sono stati rinvenuti altri cinquanta anelli dello stesso tipo, sono anche state avviate le procedure per l’emanazione del foglio di via obbligatorio dalla provincia di Piacenza.
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