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Tfr e Pensione alla docente malata e licenziata. “Sono felicissima, ma con le istituzioni è una guerra”.

Stavolta, per fortuna, c’è stato il lieto fine. Vi avevamo raccontato giorni fa il caso di Anna Vitiello, la docente di Scienze Motorie e Sportive originaria di Torre del Greco che, dichiarata inabile all’insegnamento a causa di un tumore che combatte dal lontano 2007, in ottobre era stata licenziata e non aveva ricevuto né il Tfr, né la pensione. Nonostante la sua drammatica condizione di degente con tre figlie. Ed era costretta a vivere in un hospice, sommersa dai debiti. E’ la stessa Anna ad annunciare la svolta positiva del suo caso, che aveva fatto molto rumore sui media. (continua dopo la foto)

link al precedente articolo sulla vicenda https://notiziadelgiorno.com/malata-di-tumore-licenziata-da-scuola-da-5-mesi-non-ho-stipendio-ne-pensione-il-dramma-di-anna-mamma-di-3-figlie/

“Abbiamo vinto, sono felicissima”, ha confidato in lacrime a Repubblica. “Sono rimasta quasi muta quando mi ha chiamato l’Inps, non ci credevo. Sono solo riuscita a dire grazie, finalmente sono libera di scegliere per la mia vita”. Anna Vitiello aveva deciso di raccontare la sua storia perché, in questi mesi senza pensione, non sapeva più come sopravvivere. Tanto da avere accumulato debiti e da essersi trasferita, come detto, in una struttura che la ospitava. Per questo si è rivolta al sindacato scolastico Cub. I responsabili del sindacato si sono mossi subito e con efficacia. Hanno preparato le diffide all’Inps, alla scuola e al Mef. “Mi sento come se stessi chiedendo l’elemosina”, aveva denunciato la docente. “Eppure sono i miei diritti. Li chiedo anche per tutti i malati oncologici che non riescono a fare le pratiche Inps”. (continua dopo la foto)

Ora, finalmente, la svolta a lungo attesa. “Sono così felice!”, ha detto Anna a Repubblica. “Purtroppo so che senza la risonanza mediatica e i sindacati non ci sarei riuscita, nonostante sia un mio diritto. Quelli sono soldi che mi spettano. Ma solo così potevo riuscire a far sentire la mia voce. Spero che la mia situazione sia un monito per far capire alla gente che non si deve arrendere, che con le istituzioni bisogna insistere anche se è una guerra. Con il Tfr pacgherò i debiti e con la pensione finalmente avrò la stabilità che speravo. Ora potrò scegliere di lasciare l’hospice di Carignano e magari tornare a casa con una persona che mi aiuta”. Anche il sindacato Cub si è espresso sulla vicenda, per bocca di Cosimo Scarinzi: “E’ una vittoria di Anna”, ha dichiarato il sindacalista, “è una vittoria della Cub ma certo è anche il frutto dell’attenzione dei media, che ringrazio tutti”.

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