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Gasparri, rissa con il ragazzo che “minacciò” Meloni. “Falla a me la pistola”

Ieri è finito su tutti i giornali, causando indignazione e discussioni a non finire. Stiamo parlando dell’episodio, avvenuto in Parlamento, quando un ragazzo del Liceo Righi di Roma, ospite insieme ai compagni per assistere ai lavori, ha mimato il gesto di una pistola puntata contro Giorgia Meloni durante il suo intervento al Senato. Ma il “fattaccio” non si è esaurito nell’Aula di Palazzo Madama. Infatti, quando il giovane è stato portato dalla sua professoressa nell’ufficio del questore anziano Gaetano Nastri (di FdI), sarebbe stato raggiunto da Maurizio Gasparri. Giunto proprio mentre lo studente stava scrivendo la lettera di scuse, il deputato, furioso per l’accaduto, lo avrebbe sfidato dicendo di “fargli a pistola in faccia”. Una provocazione che non ha intimidito il ragazzo, che avrebbe risposto ripetendo il gesto nei confronti del parlamentare. (continua dopo la foto)

Il confronto è stato molto acceso. L’insistenza del suo studente avrebbe causato un forte disagio alla professoressa, che non si aspettava quell’ulteriore bravata. Dal canto suo Gasparri avrebbe chiuso la discussione con una frase significativa: “Ti parlo come se fossi mio figlio”, avrebbe detto il senatore. “Ti auguro da grande di essere migliore di quanto tu sia adesso”. Alla fine il ragazzo si è scusato nuovamente. Ma in un’intervista su Repubblica, ha voluto mettere in chiaro che le sue scuse riguardavano solamente il gesto compiuto. Confermando invece il suo dissenso nei confronti del Presidente del Consiglio e del suo Governo.

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